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Che bella! -
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Me lo ricordo Pistacchio.
Mi ricordo tutto il dolore e il vuoto che hai dovuto attraversare.
Era un gatto dolcissimo. -
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Bellissima, Cipollina.
Era una siamesina? -
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Anche io. Anch'io ho perso in questi giorni un'amica carissima. Se n'è andata via il 30 dicembre. Era molto malata da tempo e so che ora, ovunque sia, starà meglio, ma era al mio fianco dai tempi dell'infanzia e mi sento spaesata e sola senza di lei.
Capisco il tuo dolore, amico mio. -
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Vorrei, pioggia d’autunno, essere foglia
che s’imbeve di te sin nelle fibre
che l’uniscono al ramo, e il ramo al tronco,
e il tronco al suolo; e tu dentro le vene
passi, e ti spandi, e sì gran sete plachi.
So che annunci l’inverno: che fra breve
quella foglia cadrà, fatta colore
della ruggine, e al fango andrà commista,
ma le radici nutrirà del tronco
per rispuntar dai rami a primavera.
Vorrei, pioggia d’autunno, esser foglia,
abbandonarmi al tuo scrosciare, certa
che non morrò, che non morrò, che solo
muterò volto sin che avrà la terra
le sue stagioni, e un albero avrà fronde.
(Ada Negri) -
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Quanta bellezza di suoni e di immagini...
Quanta serenità.
Grazie, blumy. -
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Cosa ci insegna l'autunno?
Che dobbiamo lasciar andare le cose che non ci nutrono più.
Che nella malinconia c'è una bellezza struggente.
Che per voltare pagina bisogna trovare il coraggio di far cadere le foglie secche, a costo di lasciar spoglio e freddo il nostro ramo.
Solo così un giorno potranno nascerci nuovi germogli.
C. Black -
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Te l'ho scritto anche su fb e lo ripeto qui. Trovo questa poesia particolarmente bella.
Ho un'amica che è nata in un paese di mare, un bellissimo paese di mare, in Puglia. Il mare era proprio dietro casa sua. Si affacciava alla finestra e lo vedeva, lì a due passi, sembrava quasi di
poterlo toccare. Il rumore del mare e il grido dei gabbiani era la colonna sonora delle sue notti e delle sue giornate. Il colore del mare, in tutte le stagioni e con ogni tempo, era il colore dominante della sua vita. Quando si è sposata è andata a vivere in un altro paese, quello dove ci siamo incontrate e dove è nata la nostra amicizia. Era un paese vicino al mare anche questo, ma non era bagnato dal mare. Bisognava percorrere cinque o sei chilometri per arrivare alla spiaggia.
Non se ne sentiva il rumore, non lo si vedeva.
Anche la mia amica, come i gabbiani di questa poesia, custodiva il rimpianto del mare in fondo agli occhi e ne sigillava, come un segreto, il suono in fondo al cuore.
Mi diceva sempre che aveva nostalgia del mare di casa sua, che le ritornava in sogno, continuamente, il mare della sua infanzia.
Questa poesia mi ha fatto pensare a lei.
Mi è piaciuta davvero tanto.
Grazie, blumette, mia preziosa pescatrice di perle. -
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La gatta Cipollina...
Credo tu mi abbia detto parlato di lei, in passato.
Non è la gatta che abita con te adesso, vero?
Era una siamesina?
Bella bella bellissima. -
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Mi piace. -
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So guadare il Dolore
- pozze intere di esso -
ci sono abituata.
Ma il minimo urto di Gioia
mi imbroglia i piedi
e ruzzolo - ubriaca
Emily Dickinson
Edited by april743 - 6/8/2022, 00:06 -
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Rubata stasera da fb.
Troppo forte il desiderio di condividerla.
Ho rubato anche l'immagine.
Mi sento Arsenio Lupin. 😊 -
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"C’è un’ora precisa,
durante la notte,
un'ora morta,
nella quale l’acqua dorme.
Tutte le acque dormono:
nel fiume, nel lago,
nella diga, nella palude,
negli occhi d’acqua,
nelle grotte profonde.
E chi resta sveglio,
sulla riva,
la notte intera,
deve ascoltare la cascata
che ferma la caduta e il pianto,
perché l’acqua è andata a dormire…
Acque chiare, torbide,
sonnolenti
tutte si riposano.
Dormono le gocce, profonde,
le linfe delle piante,
fili bianchi, torrenti.
La rugiada sogna
sulle lamine inferiori delle foglie.
e si addormenta addirittura
l’acqua bollita,
nei bicchieri della testiera
degli agonizzanti…
Ma non tutti dormono,
a quest’ora
di torpore liquido e
innocente.
Molti staranno vegliando,
e piangendo,
la notte intera,
perché l’acqua degli occhi
non ha mai sonno…"
João Guimarães Rosa, "Il Sonno delle Acque"
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"Há uma hora certa,
no meio de noite, uma hora morta,
em que a água dorme. Todas as águas dormem:
no rio, na lagoa,
no açude, no brejão, nos olhos d’água,
nos grotões fundos.
E quem ficar acordado,
na barranca, a noite inteira,
há de ouvir a cachoeira
parar a queda e o choro,
que a água foi dormir…
Águas claras, barrentas, sonolentas,
todas vão cochilar.
Dormem gotas, caudais, seivas das plantas,
fios brancos, torrentes.
O orvalho sonha
nas placas de folhagem.
E adormece
até a água fervida,
nos copos de cabeceira dos agonizantes…
Mas nem todos dormem, nessa hora
de torpor líquido e inocente.
Muitos hão de estar vigiando,
e chorando, a noite toda,
porque a água dos olhos
nunca tem sono…"
João Guimarães Rosa, "Sono das Águas"
Dipinto di Ronald Companoca
Edited by april743 - 3/8/2022, 23:51 -
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siccome non riesco a pensaare ad Arthur Rimbaud senza che mi venga in mente la canzone che gli ha dedicato Roberto Vecchioni, la metto qui, come regalo speciale per te, blumy che ami Rimbaud e ami Vecchioni. Come me. -
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. Le sere turchine d’estate andrò nei sentieri,
Punzecchiato dal grano, calpestando erba fina:
Sentirò, trasognato, quella frescura ai piedi,
E lascerò che il vento m’inondi il capo nudo.
Non dirò niente, non penserò niente: ma
L’amore infinito mi salirà nell’anima,
E andrò lontano, più lontano, come uno zingaro
Nella Natura – felice come con una donna.
Arthur Rimbaud ❤
Edited by april743 - 3/8/2022, 07:28