Posts written by april743

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    stupenda.
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    spero che la fenice rinasca presto in Afghanistan e riprenda a volare.
    ho davanti agli occhi tutti quei bambini che le madri tendono verso mani sconosciute nella speranza di poterli salvare e mi dico che se una mamma può separarsi in questo modo dal suo bambino vuol che il terrore e l'angoscia che prova sono al di là di ogni immaginazione. cosa sarà di quei bambini e di quelle mamme, di quelle vite?
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    Blumy... non fa ridere... è semplicemente stupendo questo tuo scritto e sono felice che tu mi abbia dato l'opportunità di rileggerlo. Sei brava brava brava, blumiblù. Non c'è una sola cosa scritta da te, in questi anni, che non mi abbia profondamente emozionato e non mi abbia toccato il cuore. Sei la mia poetessa preferita, te l'ho detto tante volte. Ho un debole per te. Brava. :abbraccio:
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    Il soffrire passa, è l'avere sofferto che rimane.



    (trovata nel web)
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    Comincia col portarmi tu qualcosa, qualcosa che ti piacerebbe condividere qui con noi, poi altre cose verrò a pescarle io, in quel mare di perle che è il tuo blog e le porterò con me perché rendano più bella questa casa.
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    Quando conto i semi
    Sparsi sottoterra
    Che poi fioriranno -

    Quando penso a tanti
    Che giacciono là sotto
    E che saranno accolti in alto -

    E quando credo nel giardino
    Che i mortali non vedono,
    Quando colgo i suoi fiori con la fede
    E ne scanso le api,
    So allora rinunziare a quest'estate
    Senza rimpianto.
    (trad. di Margherita Guidacci)

    When I count the seeds
    That are sown beneath,
    To bloom so, bye and bye—

    When I con the people
    Lain so low,
    To be received as high—

    When I believe the garden
    Mortal shall not see—
    Pick by faith its blossom
    And avoid its Bee,
    I can spare this summer, unreluctantly.

    (Emily Dickinson)

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    Ma non è il Tuo blog, blumy? Quello che avevi creato tu e che curavi con tanto amore? Me lo ricordo, certo che me lo ricordo: un luogo di straordinaria bellezza, raffinatezza, eleganza. Vuoi che veniamo a visitarlo o ce o porti tu qui, un po' alla volta?
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    Molto bella.
    Così breve e incisiva com'è, arriva dritta al cuore.


    P.S. Le poesie andrebbero postate nella stanza dal nome "Di tutto un po'" che è
    destinata a poesie, racconti, cinema...
    In questa stanza si di argomenti di attualità o di vita quotidiana. Non che la cosa abbia importanza, comunque. Siamo quattro gatti e c'è tanto spazio. Ognuno può scrivere dove vuole.
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    Come dicevo a blumy, Distratto, sono andata a visitare il forum di poesia che tu frequenti ed effettivamente mi è sembrato amministrato con garbo e serietà. Ci sono tante cose di valore e si respira una bella atmosfera, ma al momento non sono interessata a frequentare forum di alcun genere. Faccio fatica anche a venire qui dove sono di casa. l'unico motivo per cui continuo a venire, anche se in maniera vergognosamente sporadica è perché qui incontro persone amiche a cui sono profondamente legata e perché se la luce è accesa, ogni tanto qualcuno si affaccia e si siede un po' a chiacchierare. Voglio che questo rimanga "un posto a cui poter tornare". Non potrei più partecipare alla vita di un forum con l'entusiasmo dei tempi di kataweb. scrivere mi affatica, relazionarmi agli altri mi affatica. Ho attraversato un lungo periodo di "silenzio" e ancora non ne sono fuori del tutto. Ma venire a leggere ogni tanto, questo posso farlo e ti ringrazio per avermi indicato la strada dove c'è della così bella roba da leggere.
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    Anche a me sembra strano, blumy. Io non mi sono registrata e sono riuscita a entrare senza problemi e a leggere qualcosa al volo.forse per scrivere occorre registrarsi. Può darsi semplicemente che passi un po' di tempo prima che la registrazione venga approvata dall'amministratore.
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    Mi angoscia quello che sta accadendo in Afghanistan. Mi angoscia il pensiero del futuro che aspetta le donne e le bambine afghane con il ritorno dei talebani. Al di là di ogni considerazione sulle scelte scellerate ed egoiste della politica americana e dell'Occidente tutto, mi chiedo quanti anni dovranno passare prima che l'Afghanistan esca da quel buio medioevo in cui sta per ripiombare,quante persone dovranno morire e soffrire. Sono convinta che ogni popolo debba conquistarsi da solo la sua libertà, che debba combattere e lottare per i propri diritti. La libertà non può esserci regalata da qualcun altro, deve essere una conquista, frutto di una maturazione collettiva, di una presa di coscienza che renda intollerabile continuare a vivere e a sopportare le condizioni ingiuste che ci vengono imposte. Quando si raggiunge il limite, scatta la ribellione, la rivoluzione che nessun tiranno e nessun esercito può fermare. Prima o poi la gente afghana se la conquisterà la sua libertà e non tornerà più indietro, ma quanti anni dovranno passare e quanto dolore dovranno sopportare? E intanto, non posso fare a meno di pensare alla piccola vita tranquilla che a me è stato concesso di vivere, al fatto che non ho mai conosciuto la fame, la guerra, la paura, la mancanza di libertà. Sono stata fortunata a nascere in questa parte del mondo e nel momento storico in cui sono nata. Mi è toccata in sorte una vita "facile", senza averne nessun merito. Mi sembra ingiusto e non posso far a meno di sentirmi in colpa.
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    Mi angoscia quello che sta accadendo in Afghanistan. Mi angoscia il pensiero del futuro che aspetta le donne e le bambine afghane con il ritorno dei talebani. Al di là di ogni considerazione sulle scelte scellerate ed egoiste della politica americana e dell'Occidente tutto, mi chiedo quanti anni dovranno passare prima che l'Afghanistan esca da quel buio medioevo in cui sta per ripiombare,quante persone dovranno morire e soffrire. Sono convinta che ogni popolo debba conquistarsi da solo la sua libertà, che debba combattere e lottare per i propri diritti. La libertà non può esserci regalata da qualcun altro, deve essere una conquista, frutto di una maturazione collettiva, di una presa di coscienza che renda intollerabile continuare a vivere e a sopportare le condizioni ingiuste che ci vengono imposte. Quando si raggiunge il limite, scatta la ribellione, la rivoluzione che nessun tiranno e nessun esercito può fermare. Prima o poi la gente afghana se la conquisterà la sua libertà e non tornerà più indietro, ma quanti anni dovranno passare e quanto dolore dovranno sopportare? E intanto, non posso fare a meno di pensare alla piccola vita tranquilla che a me è stato concesso di vivere, al fatto che non ho mai conosciuto la fame, la guerra, la paura, la mancanza di libertà. Sono stata fortunata a nascere in questa parte del mondo e nel momento storico in cui sono nata. Mi è toccata in sorte una vita "facile", senza averne nessun merito. Mi sembra ingiusto e non posso far a meno di sentirmi in colpa.
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    oh, non parlarmi di gatti! ne ho tanti. troppi. ogni estate ne arriva uno nuovo. li trovo malati, affamati, moribondi e non riesco a girare la testa dall'altra parte. finirò come una di quelle vecchie mentecatte che vivono con sessanta gatti in casa. già lo so. finirò così. :| l'ultimo arrivato è un soriano con il pelo a macchia di leopardo. Miciolino. lo chiamo così perché non volevo dargli un nome, non volevo affezionarmi, ma lui il cuore me lo ha già rubato e lo tiene stretto nelle sue zampine di velluto. dovrei lasciarlo andare, ma non so se ne avrò il coraggio. non credo di conoscere Cipollina. sono ferma alla gatta che avevi prima, quella bellissima, ma un po' selvatica.
    mi racconti la storia delle tua micetta? mi mostri una foto? lo farò anch'io. vi presenterò i miei gatti, uno alla volta e metterò qui le loro foto.
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    Sai qual è un'altra canzone che mi fa provare tanta malinconica nostalgia? Vincent o meglio Starry night.
    Ora vado a dar da mangiare ai gatti. Quando torno, la cerco e la metto qui.
4295 replies since 27/7/2003
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