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ecco una serie di pensieri sul natale che ho letto ieri su un blog. mi sono piocaiuti tanto che ho deciso di portarli qui nella nostra stanza di natale.
"Possa...... la gioia brillare nei tuoi occhi.....La pace rasserenare i tuoi giorni.....L'Amore allietare ogni istante..Possa Lo Spirito del Natale albergare nel tuo cuore tutta la vita...
E’ NATALE! E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. E’ Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. E’ Natale ogni volta che non accetti quei princìpi che relegano gli oppressi ai margini della società. E’ Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. (Madre Teresa di Calcutta)
DOV’E’ LA PACE? Quando sento cantare: “Gloria a Dio e Pace sulla terra” mi domando dove oggi sia resa gloria a Dio e dove sia pace sulla terra. Finchè la pace sarà una fame insaziata a finchè non avremo sradicato dalla nostra civiltà la violenza, il Cristo non sarà nato. (Gandhi )
Siamo lenti a capire, davanti al presepe, che un negro e un bianco, un ricco e un povero sono perle preziose, sono gente da amare. Siamo lenti a capire che un Dio s’è incarnato. (Spiritual ?)
CARO PAPA’ Il Natale che non dimenticherò mai è l’ultimo Natale che ho passato con mio padre: il quale, poco tempo dopo morì. Senza di lui, il Natale successivo non ebbe più lo stesso calore, lo stesso colore, la stessa tenerezza. Mio padre era credente e il Natale per lui rappresentava l’occasione per rendere tangibile, a noi suoi figli, la sua fede. Caro papà, è per te – soprattutto per te – che io oggi sono un padre che si ostina a celebrare il Natale, a credere nella verità e nella poesia di questa festa. E se c’è un sogno che coltivo, questo sogno è di entrare nella memoria dei miei figli associato all’immagine di un Natale fatto di tenerezza e di amore. (Vittorio Gassman)
E’ NATALE Ecco dinuovo davanti a noi il Natale. Un cielo, una notte, un giorno. Un cielo per la voce, una notte per la preghiera, un giorno per la speranza. (François Mauriac )
E’ NATO Sono nato nudo, dice Dio, perché tu sappia spogliarti di te stesso. Sono nato povero, perché tu possa soccorrere chi è povero. Sono nato debole, dice Dio, perché tu non abbia mai paura di me. Sono nato per amore perché tu non dubiti mai del mio amore. Sono nata persona, dice Dio, perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso. Sono nato perseguitato perché tu sappia accettare le difficoltà. Sono nato nella semplicità perché tu smetta di essere complicato. Sono nato nella tua vita, dice Dio, per portare tutti alla casa del Padre. (Lambert Noben). -
marisetta.
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Non avresti potuto addobbare la stanza di Natale con ornamenti più preziosi. Grazie, April, Buon Natale. . -
essena.
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eugen727.
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Mi piace l'ultima , april...bella...e anche nuova in un certo senso...un'interpretazone psicologica che mi calza bene.
Sai, io mi sento un po lontano, e l'età allontana purtroppo dalla speranza, ma capisco che almeno un giorno di speranza in un mare di violenza e di sangue, possa dare la forza di continuare.
Peccato, e l'ho già detto con tuo disdoro, la festa sia rovinata dall'aspetto fortemente consumistico. A mio avviso il Natale dovrebbe stare tra le mura domestiche...
Hai avuto comunque una idea lodevole, april,...e ti ringrazio.
Ai miei tempi "lodevole" era il voto massimo..."l'ha ciapà lodevole!.."
In ogni caso io non credo che a Natale la gente sia migliore...ma è lodevole il fatto che cerchi di esserlo...
...il che vuol dire che il famoso "bene"...ha sempre un certo fascino...e questo può essere trainante.
E poi io vedo che quelli "buoni" in giro sono tanti... più di quello che sembra.
Io però apprezzo più i "giusti" che i buoni, perchè la giustizia contiena la bontà, e non viceversa....Buona giornata a te e a quelle ragazzole che stanno sopra...le "suprastanti"
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su questa differenza tra giustizia e bontà non mi sono mai soffermata, devo riflettere.
credo che la differenza sostanziale sia nel fatto che la bontà ha e deve avere una dimensione individuale e personale. la giustizia ha e deve avere una dimensione pubblica. la "bontà" riguarda la singola persona, è un fatto privato, la giustizia è dello stato è un fatto pubblico, riguarda la legge.
fare confusione tra i due campi significa o demandare al singolo l'amministrazione della giustizia ( si torna al "fai da te" del far west, tipico dei periodi o dei luoghi in cui lo stato è latente), o precipitare in quel facile "buonismo" quel "perdonismo" che porta dritti dritti verso una caduta di valori, un abbasssamento di tensione morale, che è il male della "nostra" società italiana.
lo stato non deve essere buono, deve essere GIUSTO, deve avere delle leggi precise che devono essere rispettate, deve educare all'acquisizione del principio di responsabilita, deve trattare i cittadini come adulti e non come bambini scioccherelli e irresponsabili a cui tutto va perdonato e tutto va concesso.
uno stato che vuole essere buono con chi non rispetta le sue leggi finisce con l'essere "ingiusto" con chi le leggi le osserva, con i più onesti, con i più deboli.
sei d'accordo, eugen?
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Olimpia2.
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Arrivo in ritardo, come al solito, ma arrivo.
Purtroppo il mio pc di casa non funziona ancora.
Ma nulla mi vieta di dire che hai fatto bene a trascrivere questi bei testi.
Brava April e un grande abbraccio !
Olimpia
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sono contenta che ti siano piaciuti.
ciao, olimpietta.
un bacino.. -
schmit.
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non so eugenio, ma io sono d'accordo con te april per cio' che riguarda lo stato. .
